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Terre rare.

Chim. - Gruppo di 15 elementi chimici metallici, detti anche lantanidi, aventi numero atomico compreso tra 57 (lantanio) e 71 (lutezio). Tali elementi, che portano il nome di t.r. poiché in passato erano ritenuti presenti soltanto in minerali rari, possiedono tutti le medesime caratteristiche chimiche e fisiche e per questo motivo sono raccolti nella tavola periodica degli elementi in un'unica casella del terzo gruppo, corrispondente al loro capostipite, il lantanio (da cui il nome di lantanidi). La ragione di tale somiglianza risiede nella loro configurazione elettronica: gli elettroni che si aggiungono via via passando dal lantanio al lutezio non si collocano nel livello esterno di valenza, che determina il comportamento chimico degli elementi, ma vanno a completare un sottolivello interno (4f). L'analogia di comportamento di questi elementi rende difficile la loro classificazione. Secondo alcuni essa prevede tre gruppi: il gruppo del cerio, comprendente lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, prometeo e samario; quello del terbio, costituito da europio, gadolinio, terbio e disprosio; quello dell'ittrio (elemento non appartenente alle t.r. ma ritrovato spesso in natura insieme ad esse), che comprende olmio, erbio, tulio, itterbio e lutezio. Secondo altri consiste in due soli gruppi (quello del cerio e quello dell'ittrio) con il punto di separazione in corrispondenza dell'elemento chimico con numero atomico 64 (gadolinio). In base a questo secondo criterio classificativo, il primo gruppo comprenderebbe gli elementi più abbondanti in natura, che si comportano come basi forti, mentre il secondo gruppo riassumerebbe gli elementi che possiedono un comportamento basico meno spiccato. In natura gli elementi delle t.r. non sono abbondanti: basti pensare che il cerio, l'elemento più comune, costituisce soltanto il 3 x 10-4% della crosta terrestre. Il più delle volte si trovano insieme tra loro oppure sotto forma di ossidi, carbonati, silicati, fosfati, associati ad altri elementi quali il ferro, il calcio, il berillio, l'alluminio. Sono presenti in un centinaio di minerali; quelli nei quali si trovano più abbondanti sono la monazite, la gadolinite, la bastnaesite, la xenotina e, in misura minore, l'apatite e l'uraninite, minerali localizzati per più del 95% in Cina, negli Stati Uniti e in India. Il recupero e soprattutto la separazione di questi elementi dai minerali che li contengono risultano piuttosto difficili sia per la loro bassa concentrazione sia per le strette somiglianze chimiche e fisiche: in passato la separazione è stata realizzata mediante accurate e ripetute cristallizzazioni e, più di recente, con la più semplice tecnica dello scambio ionico, che sfrutta le piccole differenze di proprietà (solubilità, solvatazione, formazione di ioni complessi) derivanti dalle differenze del raggio ionico. Oggi le separazioni vengono realizzate per cromatografia o mediante resine scambiatrici di ioni. Dal punto di vista dell'aspetto, i metalli delle t.r. mostrano una lucentezza grigio-argentea e, se esposti all'aria, vanno incontro a una rapida ossidazione della superficie che diventa scura. Sono duttili, malleabili, buoni conduttori di calore e di elettricità e ottimi riducenti. Reagiscono con l'acqua, si sciolgono negli acidi deboli, e i loro cloruri, nitrati e acetati sono solubili in acqua. Si combinano direttamente con molti elementi, tra cui l'idrogeno con il quale formano idruri, e formano leghe con alcuni metalli. I composti di questi elementi vengono utilizzati soprattutto come catalizzatori nelle reazioni di cracking del petrolio e nell'industria vetraria per produrre vetri colorati, vetri fotosensibili, decoloranti, ecc. In aeronautica, le leghe metalliche di questi elementi vengono aggiunte agli acciai, alle leghe di alluminio, di nichel, di magnesio allo scopo di migliorarne alcune caratteristiche quali la resistenza all'urto alle basse temperature, le proprietà meccaniche, la lavorabilità, ecc. Alcuni ossidi trovano impiego nella preparazione di condensatori ceramici e nella pulitura di specchi e di lenti. Alcuni saponi si usano per impermeabilizzare i tessuti e come agenti siccativi per vernici. Alcuni elementi, soprattutto il cerio, vengono impiegati per fabbricare pietrine per accendini mentre altri trovano impiego nella fabbricazione dei filamenti delle lampade usate in spettroscopia. Alcuni sali in passato sono stati utilizzati in medicina come antiemetici e come agenti preventivi delle trombosi.